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Dettagli progetto

  • TITOLO

    Analisi dei dati real-world su pazienti con Neuromielite Ottica (NMO) trattati con Eculizumab, Satralizumab, Rituximab e Inebilizumab: è il Momento di un approccio
    Terapeutico Personalizzato? (studio OPTIMA)

  • SINOSSI E RISULTATI

    Il trattamento della neuromielite ottica (NMO), un disturbo autoimmune debilitante caratterizzato da attacchi severi e ricorrenti di neurite ottica e mielite, si è notevolmente evoluto con l'avvento di terapie mirate. Rituximab, eculizumab, inebilizumab e satralizumab hanno come target specifici componenti del sistema immunitario e si sono dimostrati efficaci nel ridurre le ricadute e migliorare il rischio di progressione. Tuttavia, non sono ancora disponibili robuste evidenze sulla loro efficacia e sicurezza a lungo termine in setting real world. Il rituximab, un anticorpo monoclonale che prende di mira le cellule B CD20-positive, è stato ampiamente utilizzato in off-label per il trattamento della NMO. Studi clinici e su piccoli campioni hanno dimostrato la sua efficacia nel ridurre i tassi di ricaduta e nel stabilizzare o migliorare la disabilità misurata tramite la Expanded Disability Status Scale (EDSS). Il meccanismo d'azione del rituximab implica la deplezione delle cellule B, che giocano un ruolo critico nella patogenesi della
    NMO. Nonostante i risultati promettenti, l'uso del rituximab è associato a potenziali effetti avversi, come reazioni da infusione, infezioni e rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML). I dati real-world su rituximab sono ad oggi limitati e derivati principalmente da studi retrospettivi e su registri, che spesso mancano del rigore e di validi gruppi di controllo come accade negli studi clinici randomizzati (RCT). L'eculizumab ha come target il componente del complemento C5, inibendo così la formazione del complesso di attacco della membrana, implicato nella patologia della NMO. L'eculizumab ha mostrato una notevole efficacia negli studi clinici, riducendo significativamente il rischio di ricaduta. Tuttavia, il suo profilo di sicurezza richiede un attento monitoraggio a causa dell'aumentato rischio di infezioni meningococciche, richiedendo la vaccinazione prima del trattamento. Sebbene gli RCT abbiano fornito robuste evidenze della sua efficacia, gli studi real-world disponibili sono pochi.
    L'inebilizumab, un anticorpo monoclonale contro l’antigene CD19 sulle cellule B, ha dimostrato efficacia nel ridurre le ricadute di NMO ed è generalmente ben tollerato. Lo studio N-MOmentum ha evidenziato la sua efficacia e sicurezza, mostrando una significativa riduzione del rischio di ricadute rispetto al placebo.
    Il satralizumab ha come target il recettore dell'interleuchina-6 (IL-6), un elemento chiave nel processo infiammatorio della NMO. Gli studi clinici hanno dimostrato che è efficace nel ridurre il rischio di ricadute ed è generalmente ben tollerato. Tuttavia, gli ambienti controllati degli studi 7 clinici potrebbero non catturare tutti i potenziali effetti avversi, e potrebbero esserci differenze di efficacia quando il farmaco viene utilizzato in una popolazione di pazienti più ampia e diversificata. In sintesi, mentre lo sviluppo di molecole come rituximab, eculizumab, inebilizumab e satralizumab ha rappresentato un significativo progresso nel trattamento della NMO, tuttavia la mancanza di
    studi real-world rappresenta una lacuna critica. Gli studi clinici forniscono evidenze di efficacia e sicurezza, ma gli studi real-world sono necessari per confermare questi risultati in popolazioni di pazienti diverse e in contesti clinici vari. Tali studi aiuterebbero a comprendere meglio la sicurezza a lungo termine, l'efficacia e la praticità di questi trattamenti, guidando i medici nel prendere decisioni più informate e migliorando, in ultima analisi, gli esiti per i pazienti. Questo studio retrospettivo multicentrico esaminerà tutti i pazienti diagnosticati con NMO e trattati con eculizumab, satralizumab, rituximab e inebilizumab nel periodo tra il 1° gennaio 2010 e il 31 dicembre 2022. Lo studio sarà condotto nei centri regionali autorizzati per la diagnosi e il trattamento della sclerosi multipla e della NMO con almeno 40 pazienti con NMO che fanno riferimento a ciascun centro. Obiettivi: - Confrontare l'efficacia di eculizumab, satralizumab, rituximab e inebilizumab nel prevenire la prima ricaduta della NMO utilizzando dati real-world dal Registro Italiano SM. - Valutare l'impatto di questi trattamenti sulla Scala Espansa dello Stato di Disabilità (EDSS). - Valutare i profili di sicurezza di questi farmaci in un contesto real-world. Criteri di inclusione dei pazienti: pazienti diagnosticati con disturbo dello spettro della NMO secondo i criteri stabiliti; trattamento con eculizumab, satralizumab, rituximab o inebilizumab per almeno 6 mesi; disponibilità di dati su ricadute e degli esami di risonanze magnetiche; disponibilità di almeno 3 anni di follow-up clinico e radiologico. Criteri di esclusione: pazienti con dati di follow-up insufficienti; pazienti che hanno ricevuto simultaneamente più trattamenti specifici per NMO; pazienti con dati incompleti sugli esiti primari. Analisi statistica: Le analisi di sopravvivenza di Kaplan-Meier saranno effettuate per i dati time-toevent (tempo alla prima ricaduta). Modelli di rischio proporzionale di Cox valuteranno l'impatto dei diversi farmaci sul rischio di ricaduta e sulla progressione della disabilità.

  • Data inizio Data fine
    31/01/2025
  • CENTRI PARTECIPANTI

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  • RISULTATI OTTENUTI

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  • PUBBLICAZIONI

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